
Oct 17 , 2018
Comunicare con il tuo cane, un grande segreto.
Come comunicare con il tuo cane è una domanda per nulla scontata. Molto spesso non ci si pensa ma varrebbe la pena farlo.
A tal proposito (comunicare con il tuo cane) sto leggendo un libro molto interessante di Cesar Millan, un autore americano molto conosciuto nel suo paese. Egli mi ha fatto conoscere il cane sotto un altro punto di vista: quello del cane! Spesso ci poniamo verso di lui implorandolo di venire a noi (e lui irrimediabilmente si rifiuta) o partiamo con un discorso articolato, come fosse un bambino, con la speranza che ci ascolti e ci riporti indietro la nostra scarpa. Magari cerchiamo di farlo scendere dalla poltrona urlando come degli esagitati e lui ci guarda basito, rimanendo immobile. Questo è pazzo, sembra dirci con i suoi occhi.
In quale modo comunichi con il tuo cane?
Per quanto ci riguarda, abbiamo riflettuto su questi atteggiamenti e abbiamo realizzato che forse la nostra comunicazione con Angie non è sempre quella giusta. Noi crediamo che tutti gli animali quando nascono siano equilibrati e in sintonia con la natura. Che solo vivendo con gli esseri umani manifestino certe difficoltà comportamentali. I cani sono puri d’animo e sono altruisti, perché non scoprire cosa vogliono veramente? Quello di cui hanno bisogno non sempre è quello che noi vogliamo dare a loro.
Per comunicare con il tuo cane esiste un linguaggio universale
Esiste un linguaggio universale, conosciuto da animali ed esseri umani, che noi forse crediamo di aver dimenticato ma che invece utilizziamo in ogni momento. Questo linguaggio è l’energia, che gli animali, come le persone, percepiscono forte e chiaro. Proviamo a immaginare una pozza d’acqua in Africa. Qui diverse specie di animali arrivano per abbeverarsi e si mescolano tra loro senza problemi. Perché questo accade? Gli animali in quel momento comunicano attraverso un’energia rilassata, equilibrata e senza aggressività. Non devono chiedere al vicino come si sente, perché lo sanno già. Lo percepiscono dall’energia che ognuno di loro proietta. Se c’è un predatore nei paraggi, gli animali percepiscono se possono restare oppure no. Capiscono se sta cacciando o se la sua pancia è piena.